Gas combustibile ricco di metano, ricavato dalla fermentazione anaerobica di rifiuti agricoli o urbani.
“Combustibili liquidi per scopi energetici diversi dal trasporto, compresi l’elettricità, il riscaldamento ed il raffreddamento, prodotti dalla biomassa” (Decreto Legislativo 28/2011).
“Frazione biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui di origine biologica proveniente dall’agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, comprese la pesca e l’acquacoltura, gli sfalci e le potature provenienti dal verde pubblico e privato, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani” (Decreto Legislativo 28/2011).
Il biossido di azoto (NO2) è fra gli inquinanti atmosferici maggiormente pericolosi, sia perché è irritante, sia perché porta alla formazione di sostanze inquinanti (come l'ozono). Deriva in gran parte dai trasporti. Fonte: Rapporto qualità dell'aria della Provincia di Torino - Arpa. Nella banca dati sono presenti due dati distinti sulla concentrazione di biossido di azoto. Nella tabella "Indicatori ambientali nei comuni metropolitani" viene riportata la media annuale della concentrazione nell'aria di tale inquinante elaborata da Ecosistema urbano. Nella tabella "Andamento della concentrazione di biossido d'azoto" sono riportati i valori della media annuale delle medie giornaliere rilevate nelle singole centraline presenti nell'area torinese, fonte: Provincia di Torino - Arpa. In entrambi i casi i dati sono espressi in µg/m3. Il valore limite annuale per la protezione della salute umana è di 40 µg/m3 (D.M. 60/2002).
Le fonti principale del biossido di zolfo nell'aria sono soprattutto le attività industriali. I dati (che illustrano le medie annuali delle medie giornaliere di tale inquinante) sono espressi in µg/m3. Il valore limite è di 20 µg/m3 (D.M. 60/2002). Fonte: Provincia di Torino - Arpa.