Nell’area torinese, sia per gli uomini sia per le donne, dopo il biennio pandemico 2020-21, la speranza di vita è in ripresa, senza tuttavia raggiungere i livelli del 2019, quando si erano registrati i livelli più elevati di sempre. Nella città metropolitana torinese si registra un livello intermedio (tra il resto del Centronord e il Sud), con il settimo posto tra 15 città metropolitane nel caso della di speranza di vita maschile, ottavo posto nel caso di quella femminile.
Le cause di morte largamente prevalenti – sia nell’area torinese sia nelle altre metropoli – rimangono le patologie cardiovascolari (responsabili a Torino del 29% di tutti i decessi) e quelle tumorali (25%).
I dati sul sistema sanitario (fermi tuttavia al 2021) evidenziano per la città metropolitana torinese livelli differenziati di offerta – considerando sia quella pubblica sia quella privata –, con il dodicesimo posto (tra 15 città metropolitane) per numero di medici in rapporto agli abitanti, il nono nel caso degli infermieri, il settimo per posti letto pro capite, il sesto per i tecnici sanitari, il terzo per numero di operatori riabilitativi. Nella città metropolitana torinese, negli ultimi vent’anni, si è fortemente ridotto il numero di letti ospedalieri pro capite, mentre è rimasto sostanzialmente costante quello dei diversi tipi di operatori sanitari.
Anche i dati sui tempi di attesa sono tuttora fermi al 2021, anno in cui – per confronto con 5 anni prima – la percentuale di casi con tempi di attesa brevi (entro 10 giorni dalla richiesta del medico di base) risultava peggiorata nel caso di 13 delle 19 aree di specializzazione medica monitorate dalla Regione Piemonte e nel caso di tutte le tipologie (20 in tutto) di esami diagnostici monitorati.
Anche i dati sull’Assistenza sociale (del Comune di Torino) sono fermi al 2021, dopo aver registrato negli anni precedenti un crollo della quota di persone assistite economicamente dal Comune stesso. I dati della Caritas diocesana torinese (aggiornati al 2023) rivelano invece un forte aumento di richieste di aiuto da parte dei cittadini, dopo il 2020, soprattutto per problemi di povertà, lavoro, difficoltà a sostenere le spese per l’abitazione.
Per una spiegazione dei dati e dei termini presenti nelle tabelle, si consulti il Glossario.
(aggiornamento: Aprile 2024)