Il sistema economico torinese sembra aver superato la crisi legata al periodo della pandemia, anche se restano alcune zone d’ombra.
In termini di natimortalità delle imprese, gli ultimi 5 anni hanno visto nella città metropolitana torinese tassi di crescita sempre positivi nonostante il Covid, inferiori però a quelli nazionali. Nell’ultimo decennio industria, agricoltura e commercio hanno registrato quasi sempre tassi negativi; i servizi alle imprese e le costruzioni sono progressivamente passati da tassi negativi a positivi; le imprese del turismo sono diminuite dal 2019 in poi.
La produzione industriale, dopo la forte contrazione nel 2020 per lo scoppio della pandemia e il rimbalzo positivo del 2021, ha continuato a crescere nell’area torinese nel 2022 e poi nel 2023, in cui ha registrato un incremento medio pari a +3%. Su una prospettiva decennale, il settore che al 2023 ha registrato la maggior crescita media dal 2013 è quello dei mezzi di trasporto (+5,6%), seguito dai prodotti elettrici ed elettronici (+3,1%), l’alimentare (2,6%), la chimica, gomma e plastica (+2,2%), i prodotti in metallo (+1,3%) e la meccanica (+0,5%).
Un ruolo di traino per il settore manifatturiero è stato svolto dall’export, che nel 2022 ha per la prima volta superato i 25 miliardi di euro e nel 2023 ha quasi raggiunto i 30 miliardi. Quasi tutti i settori industriali hanno registrato nel 2023 il valore più alto di esportazioni dell’ultimo decennio. I mezzi di trasporto rappresentano il 44% dell’export totale; i macchinari ed apparecchi pesano per il 19%, quelli elettrici ed elettronici l’8%, altrettanto i prodotti in metallo. In termini geografici, la Francia è tornata nel 2023 il primo paese di destinazione delle merci torinesi (pesando per il 15,4%), superando la Germania (15,3%).
Sul fronte del lavoro nell’area torinese si registra nell'ultimo anno un lieve incremento del tasso di occupazione sia maschile (72%) sia femminile (59,5%). In netto miglioramento, nell’ultimo quinquennio, il tasso di disoccupazione giovanile, sceso nel 2023 al 21,5%.
Per una spiegazione dei dati e dei termini presenti nelle tabelle, si consulti il Glossario.
(aggiornamento: Aprile 2024)