Impianto che sfrutta i salti tra bacini idrici posti a diverse quote per trasformare l’energia potenziale di una massa d’acqua in energia cinetica e, successivamente grazie ad un sistema di alternatori e turbine, in energia elettrica.
I dati riportati nella banca dati riguardano il numero di infortuni denunciati all’Inail nell’anno. Si faccia attenzione che tali statistiche non comprendono tutti i settori. Alcuni settori (come ad esempio quello marittimo) non sono contemplati nel computo dell’Inail. Per calcolare i dati per occupato sono stati utilizzate le statistiche della Rilevazione sulle forza lavoro dell’Istat.
Indicatore sintetico annuale di qualità dell'aria. L'indicatore sintetico annuale è la media aritmetica dei tre seguenti indicatori elementari rapportati ai rispettivi valori limite: 1) numero dei giorni di superamento del valore limite di concentrazione del PM10, rapportato a 35; 2) numero di giorni di superamento di concentrazione di Ozono del valore limite diviso per 25; 3) concentrazione annuale di azoto divisa per 40. Fonte: "Qualità dell'aria nelle città europee. Anni 2004- 2008", Istat, 22 giugno 2010
Sono microscopiche particelle in sospensione nell'aria che hanno un diametro inferiore ai 10 micron. Hanno una composizione molto varia: metalli, fibre di amianto, sabbie, ceneri, solfati, nitrati, polveri di carbone e di cemento, sostanze vegetali. Sono generate soprattutto dal traffico veicolare e dall'attività industriale. Nel sito i dati relativi alle micropolveri sono presenti in due tabelle. In "Indicatori ambientali nei comuni metropolitani" è riportata la concentrazione di PM10 elaborata da Ecosistema urbano. Si tratta della media annuale della concentrazione nell'aria di tale inquinante registrata da tutte le centraline presenti nel territorio dei singoli comuni. Nella tabella "Andamento della concentrazione di micropolveri PM10" sono presenti i dati relativi alla media annuale delle medie giornaliere rilevate nelle singole centraline. La fonte, in questo caso, è la Provincia di Torino - Arpa. In entrambe i casi i valori sono espressi in µg/m3. Il valore limite annuale per la protezione della salute umana è 40 µg/m3 (D.M. 60/2002).
È un gas inodore ed incolore e viene generato durante la combustione di materiali organici quando la quantità di ossigeno a disposizione è insufficiente. La principale sorgente di monossido di carbonio è rappresentata dal traffico veicolare (Fonte: Provincia di Torino- Arpa). I dati presenti nel database sono espressi in mg/m3. Il limite di protezione della salute umana è di 10 mg/m3, calcolato come media mobile trascinata su otto ore (D.M. 60/2002).