Operazione mediante la quale una società trasforma un'attività finanziaria o reale non negoziabile (ad esempio i finanziamenti concessi da una banca) in strumenti finanziari negoziabili. L'operazione viene effettuata mediante la cessione di queste attività ad una società veicolo o mediante l'utilizzo di strumenti finanziari detti derivati. La società veicolo consolida le attività in pacchetti omogenei per natura e rischiosità delle attività cedute (tranche) e a fronte di essi emette dei titoli. Questi titoli possono essere collocati presso il pubblico o presso investitori professionali. Fonte: Banca d'Italia.
Strumento attraverso il quale lo Stato interviene a sostegno delle imprese che, a causa delle situazioni di crisi o difficoltà previste dalla legge, sono costrette, momentaneamente, a ridurre o sospendere la propria attività. L'intervento di CIG consiste nell'erogazione da parte dell’INPS di un’indennità sostitutiva della retribuzione in favore dei dipendenti sospesi dal lavoro o sottoposti a riduzione di orario. Fonte: Istat
Le Città metropolitane sono state istituite il 1° gennaio 2015 con la legge n. 56/2014, meglio conosciuta come legge Delrio, entrata in vigore il 7 aprile 2014. Nelle regioni a statuto ordinario sono state individuate dieci Città metropolitane, il cui territorio coincide con quello della provincia omonima: Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Reggio Calabria, Torino, Venezia, più Roma capitale con disciplina speciale. La legge prevede l'istituzione di altre città metropolitane anche nelle regioni a statuto speciale. All'interno del Rapporto Giorgio Rota e della banca dati presente in questo sito, si intendono le seguenti quindici città italiane: Torino, Genova, Milano, Venezia, Trieste, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo, Messina, Catania e Cagliari. Si tratta delle principali province dove, fino al 2014, si era intrapreso un percorso di individuazione delle rispettive aree metropolitane.
La Città metropolitana è un ente di secondo livello, che si basa, cioè, sull'elezione indiretta dei suoi organi. Questi ultimi sono: il sindaco (lo è, di diritto, il sindaco del comune capoluogo), il consiglio metropolitano (rimane in carica cinque anni ed è l'organo di indirizzo e controllo, propone alla Conferenza lo Statuto e le sue modifiche, approva regolamenti, piani e programmi) e la conferenza (rappresenta l'organo consultivo e di proposta, composto dal Sindaco metropolitano e da tutti i sindaci dei Comuni appartenenti alla Città Metropolitana).
La Legge 56/2104 assegna alle Città metropolitane tre finalità istituzionali generali:
• cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano;
• promozione e gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione di interesse della città metropolitana;
• cura delle relazioni istituzionali afferenti al proprio livello, ivi comprese quelle con le città e le aree metropolitane europee.
Perché possano perseguire tali finalità, la legge attribuisce alle Città metropolitane le funzioni fondamentali delle Province, più una serie di ulteriori funzioni fondamentali:
• adozione e aggiornamento annuale di un piano strategico triennale del territorio metropolitano, come atto di indirizzo per l'ente e per l'esercizio delle funzioni dei Comuni e delle Unioni di comuni compresi nel suo territorio;
• pianificazione territoriale generale, ivi comprese le strutture di comunicazione, le reti di servizi e delle infrastrutture appartenenti alla competenza della comunità metropolitana, anche fissando vincoli e obiettivi all'attività e all'esercizio delle funzioni dei comuni compresi nel territorio metropolitano;
• strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici (ad esempio, predisposizione dei documenti di gara, di stazione appaltante, di monitoraggio dei contratti di ser-vizio, di organizzazione di concorsi e procedure selettive);
• mobilità e viabilità;
• promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale, anche assicurando sostegno e supporto alle attività economiche e di ricerca innovative e coerenti con la vocazione della città metropolitana come delineata nel piano strategico;
• promozione e coordinamento dei sistemi di informatizzazione e di digitalizzazione in ambito metropolitano.
Con comuni metropolitani, all'interno del Rapporto Giorgio Rota e della banca dati presente in questo sito, si intendono i comuni capoluoghi delle seguenti quindici città italiane: Torino, Genova, Milano, Venezia, Trieste, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo, Messina, Catania e Cagliari. Si tratta delle principali città dove, fino al 2014, si era intrapreso un percorso di individuazione delle rispettive aree metropolitane.
L’EPO è l’Organizzazione europea dei brevetti. Ha il compito di rilasciare i brevetti in Europa.