Count down, conto alla rovescia, è la procedura attivata prima dei lanci spaziali: tutto dev'essere pronto, e da quel momento si eseguono una serie di passi programmati, fino al lancio. Count down è il termine che ci è parso più adeguato a riassumere ciò che emerge dal Quarto rapporto annuale sulla Grande Torino.
Count down ricorda il 2006, le Olimpiadi della neve: occasione per far conoscere la città nel mondo e arricchirne l'immagine; occasione anche per realizzare le grandi infrastrutture di trasporto attese da tempo. Count down, però, ricorda pure un altro appuntamento che la città non deve mancare: è l'appuntamento con il suo futuro, il futuro che gli uomini e le donne che la abitano sceglieranno di darsi.
Il Rapporto (autori Silvia Crivello, Luca Davico, Luisa Debernardi, Anna Maria Gonella ed Elisa Rosso), promosso dall'Eau Vive e dal Comitato Giorgio Rota e realizzato con il contributo della Compagnia di San Paolo, è suddiviso in tre parti: la prima fotografa la struttura economica e socio-demografica dell'area metropolitana torinese; la seconda ne verifica i livelli di qualità della vita e dei servizi; la terza si concentra su politiche e progetti di portata strategica, relativi alla governance metropolitana e agli interventi olimpici.I dati e il monitoraggio dei progetti dicono in maniera univoca che, adesso, il tempo è la risorsa cruciale. È questo il senso del count down: ma avere una scadenza, com'è noto, aiuta a fare.