Le statistiche relative alla formazione professionale sono state elaborate a partire dai dati della Regione Piemonte, Direzione Formazione Professionale e Lavoro - Settore Osservatorio sul Mercato del Lavoro, in collaborazione con l'Ires - Osservatorio sulla Formazione Professionale. Rientrano nella formazione iniziale i percorsi per i ragazzi tra i 14 e i 18 anni finalizzati al raggiungimento di una qualifica professionale. La formazione superiore comprende i corsi per un diploma superiore o una laurea. Nella formazione per lo svantaggio ricadono le attività formative per l’inserimento lavorativo di disabili, giovani a rischio, immigrati, ecc. Le attività di formazione sul lavoro prevedono interventi perlopiù di breve durata finalizzati ad aggiornare le competenze dei lavoratori e/o dei formatori in strutture accreditate dalla Regione. La formazione permanente, infine, comprende corsi molto diversi e coinvolge soggetti di varia natura, senza particolari distinzioni di età, livello di istruzione, cittadinanza, condizione occupazionale, ecc.
L’INVALSI (cfr. d. lgs. n.286/2004) ha il compito di “attuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti”. Con l’art. 5 della legge 176/07 il legislatore ha inoltre stabilito che “a decorrere dall’anno scolastico 2007-2008 il Ministro della pubblica istruzione fissa, con direttiva annuale, gli obiettivi della valutazione esterna condotta dal Servizio Nazionale di Valutazione in relazione al sistema scolastico e ai livelli di apprendimento degli studenti, per effettuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti, di norma, alla classe seconda e quinta della scuola primaria, alla prima e terza classe della scuola secondaria di primo grado e alla seconda e quinta classe del secondo ciclo, nonché altre rilevazioni necessarie per la valutazione del valore aggiunto realizzato dalle scuole”.
Le valutazioni che il Rapporto Rota prende in esame, dall’anno scolastico 2016/2017, riguardano la competenza alfabetica degli studenti, ovvero il punteggio ottenuto nelle prove di competenza alfabetica funzionale degli studenti delle classi II della scuola secondaria di secondo grado; la competenza numerica degli studenti: punteggio ottenuto nelle prove di competenza numerica degli studenti delle classi II della scuola secondaria di secondo grado (censimento); la fonte dati è l’Istat su dati: Servizio Nazionale Valutazione Invalsi. Per maggiori informazioni, si consulti il sito www.invaslsi.it
"Gli iscritti all'anno accadmico t / (t+1) sono gli studenti che alla data dl 31/07/t risultano ancora iscritti al sistema universitario", mentre "gli immatricolati all'anno accadmico t / (t+1) sono gli studenti che per la prima volta accedono al sistema universitario, sono inclusi anche coloro che in seguito abbandonano gli studi" (fonte: Ministero dell'Università e della Ricerca).I dati sugli iscritti e gli immatricolati negli atenei piemontesi sono stati forniti dall'Osservatorio Istruzione dell'Ires Piemonte su fonte delle segreterie universitarie. I dati sono stati estratti al 31 gennaio di ogni anno. Per tale ragione possono esserci lievi differenze se li si confronta con i dati che compaiono sul sito del Miur.
Dal 2013 sul sito del Miur sono consultabili due banche dati che forniscono statistiche sugli iscritti e immatricolati negli atenei italiani. La prima banca dati (http://statistica.miur.it) è quella che è stata nel passato utilizzata per creare le tabelle presenti sul sito del Rapporto Giorgio Rota. Nel corso del 2013 a questa banca dati il Miur ha affiancato una nuovo sito: l'Anagrafe Nazionale Studenti (http://anagrafe.miur.it), che fornisce anch'essa statistiche sul sistema universitario italiano. Secondo fonti interne del Ministero nei prossimi anni l'Anagrafe Nazionale degli Studenti andrà a sostituire il vecchio sito dell'ufficio di statistica. Si avverte che a parità di anni, tempo di rilevazione e indicatore il sito dell'ufficio di statistica (http://statistica.miur.it) e il sito dell'Anagrafe (http://anagrafe.miur.it) presentano valori differenti.
Nel 1999, il decreto ministeriale n. 509 ha varato la riforma dei percorsi universitari generalmente denominata “del 3+2”, suddividendo gli studi in un percorso triennale di base, che permette di conseguire una vera e propria laurea, e un successivo biennio di laurea specialistica. In alcune facoltà, però, sussiste un modello pre-riforma, dove il ciclo di studi è unico. Salvo alcune eccezioni (segnalate nelle singole tabelle), nella banca dati il numero di laureati fa riferimento all’accezione ampia del termine, conteggiando sia gli studenti che hanno concluso il corso di studi triennale, sia quelli che hanno conseguito la laurea specialistica/magistrale, sia i laureati pre-riforma, sia quelli “a ciclo unico” (come i laureati in medicina).
Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Dal 2013 sul sito del Miur sono consultabili due banche dati che forniscono statistiche sugli iscritti e immatricolati negli atenei italiani. La prima banca dati (http://statistica.miur.it) è quella che è stata nel passato utilizzata per creare le tabelle presenti sul sito del Rapporto Giorgio Rota. Nel corso del 2013 a questa banca dati il Miur ha affiancato una nuovo sito: l'Anagrafe Nazionale Studenti (http://anagrafe.miur.it), che fornisce anch'essa statistiche sul sistema universitario italiano. Secondo fonti interne del Ministero nei prossimi anni l'Anagrafe Nazionale degli Studenti andrà a sostituire il vecchio sito dell'ufficio di statistica. Si avverte che a parità di anni, tempo di rilevazione e indicatore il sito dell'ufficio di statistica (http://statistica.miur.it) e il sito dell'Anagrafe (http://anagrafe.miur.it) presentano valori differenti.